I disturbi d’ansia sono un insieme di disturbi caratterizzati da un’ansia eccessiva che compromette il funzionamento personale, lavorativo e sociale dell’individuo.
Il disturbo di panico è un disturbo d’ansia caratterizzato da attacchi di panico frequenti ed inaspettati.
Che cosa è un attacco di panico?
L’attacco di panico consiste in un brusco aumento dell’intensità della paura/ansia, la quale raggiunge un picco molto alto in un breve lasso di tempo, durante il quale si possono manifestare almeno 4 dei seguenti sintomi:
L’attacco di panico, dunque, è la forma più acuta e intensa dell’ansia. In genere, chi ha avuto esperienza di uno o più attacchi di panico tende di conseguenza a sviluppare la paura che l’attacco di panico possa verificarsi nuovamente e a preoccuparsi rispetto alle conseguenze dell’attacco di panico stesso (es. paura che col verificarsi di una serie di attacchi di panico si possa impazzire, perdere il controllo, rischiare un attacco cardiaco, ecc.). Chi soffre di Disturbo di panico sviluppa quindi la tendenza ad evitare tutta una serie di situazioni che vengono considerate come “a rischio” (es. evitare i luoghi in cui gli attacchi di panico si sono già verificati, evitare luoghi dove risulta difficile trovare “una via di fuga”, evitare di allontanarsi da posti familiari, evitare di stare da soli).
Tali comportamenti, se estesi a diversi ambiti e situazioni della vita quotidiana, risultano molto invalidanti e costrittivi per la persona che li vive, tanto da condizionare in modo significativo la sua vita.
Secondo gli studi in ambito scientifico non è possibile risalire ad un’unica causa del disturbo, ma sono stati individuati una serie di fattori di rischio che concorrono all’insorgenza del disturbo di panico, che risultano essere:
Secondo le evidenze scientifiche, attualmente la psicoterapia più efficace per la cura del Disturbo di Panico è quella cognitivo comportamentale.
La terapia cognitivo comportamentale per il disturbo di panico si basa sul presupposto secondo il quale, durante un attacco di panico, la persona tende ad interpretare alcuni stimoli esterni (es. file nei luoghi chiusi, locali affollati) o interni (es. tachicardia, sensazione di svenimento, confusione mentale) come pericolosi, come il segnale di un’imminente catastrofe. Tali interpretazioni catastrofiche scatenano l’ansia, con i relativi sintomi mentali e fisici. Se i sintomi dell’ansia vengono poi, a loro volta, interpretati in modo catastrofico, ossia se si immaginano conseguenze disastrose, il livello d’ansia cresce ulteriormente, ingabbiando la persona in un circolo vizioso che culmina in un attacco di panico. Da questo punto in poi si tenderà a mettere quindi in atto comportamenti di evitamento e comportamenti protettivi, che rappresentano dei tentativi per fuggire dall’ansia.
Il trattamento cognitivo comportamentale prevede un protocollo che implica visite con frequenza settimanale e si articola nelle seguenti fasi:
Dott.ssa Pamela Rigotti
Psicologa Psicoterapeuta a Gorizia
Psicologa Psicoterapeuta a Gorizia
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