I sintomi depressivi sono presenti ogni giorno, per quasi tutto il giorno, per almeno due settimane, causando un disagio clinico significativo e compromettendo il normale funzionamento della persona.
Alcuni comportamenti tipici delle persone depresse mantengono nel tempo l’umore depresso. Ad esempio, la diminuzione della produttività lavorativa, il ritiro sociale, il procrastinare o evitare attività una volta trovate piacevoli, sono comportamenti che riducono anche la probabilità di provare stati mentali positivi e di modificare le idee negative su sé stessi, sul mondo e sul futuro. In questo modo la persona non ha mai l’occasione né di sperimentare emozioni positive, né di verificare che, nella realtà, non è così incapace come pensa di essere.
La depressione può manifestarsi con diversi livelli di gravità: alcune persone presentano sintomi depressivi di bassa intensità, legati ad alcuni momenti di vita, mentre altre si sentono così depresse da non riuscire ad alzarsi dal letto la mattina. Le forme gravi sono caratterizzate da un numero più elevato di sintomi, una maggiore intensità e durata nel tempo della sintomatologia ed una maggiore compromissione delle attività quotidiane.
Chi ha avuto un episodio di depressione, rispetto a chi non ne ha mai sofferto, ha maggiori probabilità di presentare altri episodi depressivi nel corso della sua vita.
La terapia cognitivo comportamentale nella cura della depressione si focalizza soprattutto sui modi in cui il soggetto interpreta gli eventi, vi reagisce e valuta sé stesso. Il paziente viene aiutato, con specifiche tecniche psicoterapeutiche, a modificare il suo modo di pensare, e tale cambiamento comporta un miglioramento del tono dell’umore ed una riduzione dei sintomi. Parallelamente a ciò si inserisce l’intervento terapeutico incentrato sul comportamento quotidiano del paziente, che va ad apportare graduali cambiamenti sul suo stile di vita, procedendo in direzione opposta rispetto alla tendenza all’inattività e all’isolamento sociale indotta dal disturbo. In particolare, viene attuata una progressiva riattivazione del paziente a livello comportamentale, che gradualmente gli consentirà di trarre sollievo e distrazione dai pensieri negativi e dalla tristezza e lo porterà a riformulare in accezione più positiva le convinzioni su sé stesso e sulla propria capacità di svolgere le normali attività e di trarne piacere. Questo cambiamento cognitivo influisce sulla regolazione del tono dell’umore e determina una progressiva diminuzione dell’intensità dei vari sintomi manifestati, i quali a loro volta influiscono positivamente sul comportamento quotidiano, interrompendo in tal modo il circolo vizioso della depressione in cui la persona era intrappolata.
Secondo le attuali linee guida, i trattamenti combinati che vedono la psicoterapia associata alla farmacoterapia risultano essere più efficaci nella cura e nella prevenzione delle ricadute rispetto al solo trattamento farmacologico. Il trattamento farmacologico della depressione è fondamentale soprattutto nei casi in cui il disturbo si presenta in forma grave.
Dott.ssa Pamela Rigotti
Psicologa Psicoterapeuta a Gorizia
Psicologa Psicoterapeuta a Gorizia
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