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La depressione

Depressione Gorizia

 

Può capitare a tutti, qualche volta, di avere delle fluttuazioni dell’umore, di sentirsi un po’ depressi, ma ciò non implica automaticamente che si necessiti di un trattamento. La tristezza, se non è troppo intensa, può anche esserci utile perché porta a porsi domande sul perché siamo tristi, può consentirci di mettere a fuoco ciò che ci manca e di cui abbiamo bisogno, e può spingerci a trovare delle soluzioni alla nostra situazione.
La caratteristica principale della depressione, che la distingue dalla tristezza, è la pervasività.
Essere depressi significa vedere il mondo attraverso delle lenti scure: tutto appare opaco e tutto diventa difficile da affrontare, anche alzarsi dal letto al mattino o fare una doccia. La depressione colpisce la capacità delle persone di pensare in modo lucido e realistico, annienta la motivazione, altera sonno e appetito, comporta una terribile sofferenza emotiva e una perdita della speranza. Generalmente chi ne soffre vive in una condizione di persistente tristezza, con concezioni negative di sé, del mondo e del proprio futuro. A questo quadro si associa spesso un calo della performance nel lavoro o nello studio, un’incapacità di provare piacere nelle attività quotidiane che prima davano gioia e un comportamento di ritiro sociale.
Per la diagnosi di depressione, almeno tre dei seguenti sintomi devono essere stati presenti quasi ogni giorno durante lo stesso periodo di 2 settimane, ed uno di essi deve coincidere con umore depresso o perdita di interesse o di piacere:

  • umore depresso o tristezza per la maggior parte del giorno;
  • diminuita capacità di trarre piacere dalle attività che in passato procuravano gioia e soddisfazione;
  • senso di stanchezza e affaticamento;
  • sensi di colpa, autocritica, autosvalutazione e sensazione di fallimento;
  • mancanza di speranza e pianto;
  • pensieri negativi e idee di morte;
  • irritabilità;
  • difficoltà di concentrazione;
  • sonnolenza e aumento della durata del sonno;
  • risvegli notturni angosciosi;
  • inappetenza o, in rari casi, aumento dell’appetito;
  • ridotto desiderio sessuale.

I sintomi depressivi sono presenti ogni giorno, per quasi tutto il giorno, per almeno due settimane, causando un disagio clinico significativo e compromettendo il normale funzionamento della persona.
Alcuni comportamenti tipici delle persone depresse mantengono nel tempo l’umore depresso. Ad esempio, la diminuzione della produttività lavorativa, il ritiro sociale, il procrastinare o evitare attività una volta trovate piacevoli, sono comportamenti che riducono anche la probabilità di provare stati mentali positivi e di modificare le idee negative su sé stessi, sul mondo e sul futuro. In questo modo la persona non ha mai l’occasione né di sperimentare emozioni positive, né di verificare che, nella realtà, non è così incapace come pensa di essere. 

La depressione può manifestarsi con diversi livelli di gravità: alcune persone presentano sintomi depressivi di bassa intensità, legati ad alcuni momenti di vita, mentre altre si sentono così depresse da non riuscire ad alzarsi dal letto la mattina. Le forme gravi sono caratterizzate da un numero più elevato di sintomi, una maggiore intensità e durata nel tempo della sintomatologia ed una maggiore compromissione delle attività quotidiane.
Chi ha avuto un episodio di depressione, rispetto a chi non ne ha mai sofferto, ha maggiori probabilità di presentare altri episodi depressivi nel corso della sua vita.

Il trattamento

La terapia cognitivo comportamentale nella cura della depressione si focalizza soprattutto sui modi in cui il soggetto interpreta gli eventi, vi reagisce e valuta sé stesso. Il paziente viene aiutato, con specifiche tecniche psicoterapeutiche, a modificare il suo modo di pensare, e tale cambiamento comporta un miglioramento del tono dell’umore ed una riduzione dei sintomi. Parallelamente a ciò si inserisce l’intervento terapeutico incentrato sul comportamento quotidiano del paziente, che va ad apportare graduali cambiamenti sul suo stile di vita, procedendo in direzione opposta rispetto alla tendenza all’inattività e all’isolamento sociale indotta dal disturbo.  In particolare, viene attuata una progressiva riattivazione del paziente a livello comportamentale, che gradualmente gli consentirà di trarre sollievo e distrazione dai pensieri negativi e dalla tristezza e lo porterà a riformulare in accezione più positiva le convinzioni su sé stesso e sulla propria capacità di svolgere le normali attività e di trarne piacere.  Questo cambiamento cognitivo influisce sulla regolazione del tono dell’umore e determina una progressiva diminuzione dell’intensità dei vari sintomi manifestati, i quali a loro volta influiscono positivamente sul comportamento quotidiano, interrompendo in tal modo il circolo vizioso della depressione in cui la persona era intrappolata.
Secondo le attuali linee guida, i trattamenti combinati che vedono la psicoterapia associata alla farmacoterapia risultano essere più efficaci nella cura e nella prevenzione delle ricadute rispetto al solo trattamento farmacologico. Il trattamento farmacologico della depressione è fondamentale soprattutto nei casi in cui il disturbo si presenta in forma grave.


Dott.ssa Pamela Rigotti
Psicologa Psicoterapeuta a Gorizia

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