L’ anoressia nervosa è un disturbo dell’alimentazione caratterizzato dai seguenti aspetti:
Si possono distinguere due forme di anoressia nervosa:
L’esordio dell’Anoressia Nervosa avviene quasi sempre dopo una dieta intrapresa con lo scopo di perdere qualche chilo di troppo. Nelle fasi iniziali, la persona prova una sensazione di euforia per il dimagrimento; successivamente, col progredire del calo di peso, arriva a perdere il controllo sulla propria alimentazione e la perdita di peso prosegue inesorabile con una bassa possibilità di essere arrestata volontariamente, anche quando raggiunge livelli pericolosi per la salute.
Il trattamento cognitivo-comportamentale per la cura dell’Anoressia Nervosa, come per gli altri disturbi alimentari, prevede un lavoro congiunto da parte di più figure specialistiche che lavorano in équipe. Come riportato dalle guide NICE relative alla diagnosi e al trattamento dei disturbi alimentari, data la complessità degli stessi, si evidenzia l’importanza di un approccio multidisciplinare che comprenda non soltanto un percorso psicoterapeutico individuale, ma anche un coinvolgimento di figure medico-nutrizionali, in alcuni casi l’utilizzo di un’adeguata farmacoterapia ed un coinvolgimento delle famiglie con colloqui di supporto alla coppia genitoriale. Nei casi in cui lo stato di denutrizione sia grave è necessario intervenire attraverso il ricovero ospedaliero.
La terapia cognitivo-comportamentale risulta essere un trattamento di provata efficacia per la cura del disturbo. Essa è progettata per produrre un cambiamento duraturo nel paziente, modificando quei meccanismi fondamentali che mantengono la psicopatologia del disturbo attraverso una serie di procedure e strategie comportamentali integrate e validate scientificamente.
Il percorso terapeutico non solo prende in considerazione la tendenza al controllo alimentare e l’ossessione di ingrassare, ponendosi innanzitutto l’obiettivo di normalizzare il peso del paziente e interrompere i comportamenti che mantengono il disturbo, ma affronta anche altri meccanismi coinvolti quali bassa autostima nucleare, perfezionismo clinico, difficoltà nel tollerare le emozioni e difficoltà relazionali. La fase finale del percorso è incentrata sulla prevenzione delle ricadute, fase in cui vengono rafforzate le strategie utili per affrontare momenti di crisi e di cambiamento.
Dott.ssa Pamela Rigotti
Psicologa Psicoterapeuta a Gorizia
Psicologa Psicoterapeuta a Gorizia
Iscrizione Albo n.1549, dal 2012
P.I. 01153870314